EuroZona: indice dei prezzi alla produzione al -0,2%. Peggio delle attese

Le speranze che possa esserci una risalita dell'inflazione (l'obiettivo dell'EuroZona è al 2%), si scontrano con i dati macroreconomici diffusi oggi.

I dati dell'EuroZona

Nel mese di agosto 2016, rispetto a luglio 2016, i prezzi alla produzione industriale sono infatti scesi dello 0,2% sia nella zona dell'euro (EA19) e la EU28, secondo le stime di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Si tratta di un dato peggiore rispetto alle stime degli analisti, che invece si attendevano il -0,1%.

 

Nel luglio 2016 i prezzi erano aumentati dello 0,3% in entrambe le zone. Nel mese di agosto invece, rispetto ad agosto 2015, i prezzi alla produzione industriale sono diminuiti del 2,1% nella zona euro e del 1,6% nella EU28.

 

Se si guarda invece su base annua, allora la diminuzione registrata giunge al 2,1%, in linea con il consensus e inferiore al -2,6% rivisto del mese precedente (-2,8% la lettura preliminare). Anche per l'intera Unione Europea (EU28) i prezzi sono scesi dello 0,2% su base congiunturale dopo il +0,3% del mese precedente mentre su base annua si è registrata una contrazione dell'1,6% (-2,3% il dato precedente).

 

Secondo EuroStat, la discesa dei prezzi alla produzione è dovuta al calco dello 0,8% registrato nel settore energetico, e dello 0,1% nei beni intermedi. I prezzi, depurati del dato energetico, rimarrebbero invece stabili.

 

A livello geografico, l'indice dei prezzi alla produzione ha subito il calo maggiore in Olanda (-1.9%), Croazia (-1.4%), Irlanda (-1.1%) e Ungheria (-1.0%). Gli unici paesi dove invece hanno fatto registrare un aumento sono Lituania (+0.9%), Svezia (+0.4%), Cipro (+0.2%) e Finlandia (+0.1%).