Petrolio, torna l'incubo di un accordo flop tra i paesi Opec

Il viaggio del petrolio oltre quota 50 dollari al barile è durato poco. La settimana si è chiusa infatti con un nuovo calo per l'oro nero. A pesare sono state le dichiarazioni della Russia, che ha frenato riguardo l'ipotesi di un contingentamento della produzione da parte del Opec.

 

Il ministro russo dell’Energia Alexander Novak, ha affermato che non è nelle attese la stipula di un accordo con i paesi Opec la prossima settimana, quando ci sarà il Congresso Mondiale dell'Energia a Istanbul. Frasi che hanno gelato gli entusiasmi che invece erano stati manifestati dal segretario generale del cartello, Mohammed Barkindo.

 

Il future sul WTI con scadenza novembre ha perso al NYMEX l’1,3% a 49,81 dollari al barile, secondo i dati di BDSwiss (puoi vedere qui bdswiss come funziona sono qui). Il future sul Brent con scadenza dicembre ha perso all’ICE l’1,1% a 51,93 dollari al barile.

La situazione del mercato del petrolio

Questa frenata giunge dopo un periodo positivo per il greggio. Dopo l'annuncio dell'intesa tra i paesi Opec, infatti, il prezzo del petrolio aveva guadagnato circa il 13%. Del resto l'entusiasmo era giustificato, trattandosi del primo accordo dopo ben 8 anni. Tuttavia, i dettagli di questo piano per contingentare la produzione, verranno resi noti solo il prossimo 30 novembre a Vienna.

 

A poco servirà, però, se non verrà anche raggiunta un'intesa con i grandi produttori non-OPEC, come ad esempio la Russia. Il rischio infatti è che i paesi Opec finiscano per perdere le loro quote di mercato. E una dimostrazione è giunta ieri, quando è stato reso noto che il numero di impianti di trivellazione di greggio è aumentato negli Stati Uniti di altre 3 unità a 428 unità. Il quattordicesimo aumento nelle ultime quindici settimane.

 

Ecco perché presto i ministri dell’Energia di Arabia Saudita, Iran e Iraq si incontreranno con la delegazione russa per riaprire un canale di dialogo. Occorre assolutamente avere anche l'appoggio dei paesi estranei al cartello, altrimenti tutto si risolverà nell'ennesimo nulla di fatto.