Federal Reserve, ecco l'altro terreno di scontro tra Trump e Clinton

Sulle sorti dei mercati finanziari inizia lentamente a soffiare anche il vento delle elezioni presidenziali americane. Come se non bastassero già i fattori di turbolenza che già ci sono, anche il duello Trump-Clinton avrà sempre maggiore peso.

Il triangolo Trump, Clinton e Federal Reserve

Chiariamo anzitutto il quadro complessivo che riguarda Trump, Clinton ma soprattutto la Federal Reserve. I mercati finanziari sono aggrappati alle decisioni dell'istituto centrale, che non ha ancora chiarito che cosa vuole fare nel proprio futuro. Finora ha avuto una condotta "larga" di manica, evitando cioè di operare una decisa stretta monetaria.

 

La presidente della FED, Janet Yellen, aveva annunciato un rialzo del costo del denaro che ha solo in parte attuato, visto che alla fine del 2015 c'è stato un primo passo, dopo il quale però s'è fermata. Da settimane i mercati aspettano una mossa restrittiva, e la considerano imminente. Ma più ci si avvicina alla possibile scadenza, più le probabilità che si verifichi scendono. E' successo così anche di recente. Tant'è che al prossimo meeting della FED, in programma a metà settimana, pochi si aspettano un rialzo dei tassi. Secondo gli analisti dovrebbe invece accadere entro fine 2016.

 

Cosa c'entra in tutto questo la campagna elettorale? Da sempre le presidenziali USA sono fonte di incertezza anche per i mercati, che per qualche tempo assumono un'impronta molto volatile. Il che piace molto a chi sfrutta questa caratteristica che avere più possibilità di guadagnare con le opzioni binarie.

 

Però stavolta c'è una cosa in più che lega mercati, Fed e presidenziali USA. Secondo l'ultimo sondaggio, il magnate immobiliare Donald Trump è in vantaggio di 6 punti (47% contro 41% della Clinton), aiutato dalla polmonite che ha colpito la ex first lady.

 

I due candidati hanno posizioni divergenti su programmi economici e la FED. Trump accusa la Yellen di mantenere bassi i tassi per favorire i democratici, inoltre vorrebbe adottare politiche protezioniste contro la Cina. Situazione opposta per la Clinton, per la quale fanno "il tifo" molti banchieri americani.

Vi basta per capire quanto sia importante questo duello per i mercati finanziari?