Gli aiuti di stato tornano di nuovo alla ribalta nei tesissimi (economicamente parlando) rapporti tra USA e UE. Mentre siamo ancora nel pieno della vicenda
Apple, scoppia infatti un altro caso e per gli stessi motivi. Riguarda Airbus, ma stavolta le accuse partono dagli States all'indirizzo dell'Europa.
Andiamo per ordine. Un mesetto fa esplose la questione Apple. L'UE infatti giudicò il colosso di Cupertino colpevole di avere pagato poche tasse rispetto a quelle dovuta, e gli
ha presentato il conto. Ben 13 miliardi di euro.
Le accuse all'UE per Airbus
La controffensiva USA riguarda invece Airbus. Secondo la World Trade Organization, infatti, il colosso degli aerei (che fa concorrenza all'americana Boeing) avrebbe ricevuto
illegittimi aiuti di stato in Europa. Secondo l'ufficio degli Stati Uniti al Wto, Airbus si tratta di circa 22 miliardi di dollari, concessi per la costruzione di aeromobili da
parte di Ue, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Solo per i nuovi aerei A350 XWB, gli aiutini ammontano a 4 miliardi di dollari.
In virtù di queste violazioni che vengono contestate all'Europa, gli USA potrebbero chiedere ben 10 miliardi di dollari di danni. Peraltro giù nel 2011 il Wto aveva ordinato la
sospensione di questi sussidi, ritenendoli un'alterazione della concorrenza che danneggiava l'economia americana per il mancato export: 400 vendite di Boeing in tutto il mondo
sarebbero sfumate per via di questi aiuti. E parliamo solo nel biennio 2012-2013.
La Airbus che dice? Nulla, per ora. Intanto la sua quotazione, che aveva toccato il minimo da anni lo scorso 4 luglio, ha cominciato una lenta ripresa e oggi scambia a 53,67
(dati dal conto IQoption, recensione e opinioni sono qui).
La vicenda comunque è ancora alle prime battute. Peraltro la stessa WTO ha ricevuto una richiesta analoga e contraria, partita dall'Europa e riguardante proprio Boeing. Insomma, una guerra
reciproca.