Deutsche Bank in crisi, si valuta l'addio alle attività negli USA

La notizia che rimbalza dalla Germania è notevole. La Deutsche Bank starebbe valutando l'ipotesi di ridimensionare le proprie attività negli Stati Uniti. Sarebbe un passo per certi versi necessario per arginare i problemi che sta vivendo l'istituto negli ultimi mesi.

 

Problemi che si sono fatti sentire a livello di quotazione, visto che il primo istituto tedesco ha perso da marzo (18.45) a oggi (12.23) circa il 30% del proprio valore (dati della piattaforma OptionFair: opinioni, bonus e recensione sono qui).

L'ipotesi al vaglio della Deutsche Bank

La Deutsche Bank sta cercando una soluzione che gli consenta di rafforzare il capitale, visto che deve fare fronte a una serie di spese legali oltre che agli attacchi che arrivano degli speculatori. Proprio per questo motivo, avrebbe preso in considerazione anche l’ipotesi di tagliare le attività nel suolo americano. In sostanza verrebbe ridisegnato il proprio business scegliendo di conservare le attività in base ai requisiti di capitale e regolamentazioni contestuali.

 

Ricordiamo che la banca ha ricevuto una maxi multa da 14 miliardi di dollari (ovvero 12,7 miliardi di euro secondo il convertivaluta dollaro euro) dal Dipartimento di Giustizia americano, per i fatti legati ai derivati sui mutui. Finora, malgrado diversi tentativi, quella multa non è stata ridotta ne' è stato raggiunto un accordo sul pagamento.

 

Proprio l'entità della somma ha fatto precipitare la fiducia degli investitori nel titolo, alimentando i dubbi sulla solidità finanziaria della banca. A fine giugno la Deutsche Bank ha messo da parte 5,5 miliardi di euro di accantonamenti da destinare alle cause legali. Neppure un terzo della somma chiesta dagli USA.

Per adesso, l'unica  mossa concreta è stato un piano di tagli al personale attuato dall'amministratore delegato John Cryan, ancora convinto che la banca non ricorrerà ad un aumento di capitale, e che con gli USa si raggiungerà un'intesa per ridurre la multa.