Mercati, giornata cruciale all'insegna di BCE e sterlina

Il super-giovedì per i mercati finanziari è arrivato. La partita si gioca su due fronti, uno che coinvolge la BCE e l'altro riguardante la Brexit. A Tallin, in Estonia, si riunisce il Consiglio direttivo della BCE per decidere cosa sarà del tasso di interesse ma soprattutto quale impronta dare all'economica monetaria della EuroZona. Se infatti riguardo al costo del denaro ci sono pochi dubbi che tutto rimarrà così com'è adesso, la curiosità è conoscere il punto di vista della Eurotower sul futuro prossimo. Ricordiamo che il Presidente Mario Draghi terrà la consueta conferenza stampa successiva all'annuncio (alle 14.30).

L'euro sui mercati

mercatiPotrebbe ad esempio esserci un allentamento del piano di acquisto titoli da 60 miliardi di euro al mese (quantitative easing), oppure un prolungamento fino alla fine dell'anno. Molti ritengono che la BCE comincerà a dare il via a una riduzione graduale degli acquisti di titoli solo dal 2018. Fino ad allora si andrà avanti con un atteggiamento molto dovish, anche per cercare di normalizzazione l'inflazione (il target fissato dalla BCE è pari al 2%).

 

In attesa di conoscere questi sviluppi, sui mercati domina la prudenza. L'euro infatti si muove poco nei confronti delle altre major suimercati valutari, secondo i dati della nostra piattaforma di trading (usiamo Plus500 è affidabile e sicuro).

La sterlina sui mercati

Ma l'attenzione degli addetti ai lavori oggi è sorpattutto sulla Gran Bretagna. Ci sono infatti le elezioni politiche nel Regno Unito, in un clima teso anche a causa dei recenti attacchi terroristici. Il rischio che i Conservatori della Premier Theresa May possano fare flop è alto, e questo avrebbe grosse ripercussioni sulla Brexit e sulla sterlina (in proposito si veda Previsioni cambio euro sterlina eurgbp 2017).

 

Se la May non riuscisse a ottenere una solida maggioranza in Parlamento, è chiaro che sarebbe molto complicato mostrare un volto solido nel corso dei negoziati per la Brexit, e questo scenario presumibilmente si tradurrebbe in una debolezza della sterlina, come testimoniato dalla volatilità della valuta inglese nel mercato dei cambi.