Goldman Sachs è sicura: rialzo dei tassi BCE solo nel 2019

Il futuro dell'euro è stato analizzato dagli esperti di Goldman Sachs. Secondo loro non ci sono grandi possibilità che possa esserci un cambiamento nella politica monetaria della BCE nel corso del 2017. Anzi, addirittura arrivano a ipotizzare come possibilità che il costo del denaro in Europa salirà solo nel 2019. Viene quindi sposata la linea della prudenza di Draghi, da sempre sostenitore di cambiamenti graduali e solo se le condizioni lo consentono. E secondo GS, al momento non sono tali da intravedere un cambio di rotta.

L'andamento dell'euro

Settimana scorsa la valuta comunitaria ha ricevuto una bella spinta dal discorso di Draghi, che a Sintra (Portogallo) è sembrato molto meno Dovish della usa collega americana Yellen. Le parti si sono clamorosamente invertite, e questo ha fatto sentire immediatamente i suoi effetti nel Forex. Infatti il cambio euro-dollaro è subito schizzato verso l'alto, riuscendo ad arrivare a livelli che non si vedevano da metà 2015. La coppia ha messo nel mirino quota 1,15. I migliori segnali forex gratuiti affidabili hanno tutti puntato sull'apprezzamento dell'euro. Una cosa inimmaginabile solo pochi mesi fa.

 

La spinta alla valuta unica, oltre che dalle parole di Draghi è stata alimentata dal fatto che secondo gli investitori gli step verso una politica monetaria meno espansiva sono già iniziati da tutte le banche centrali del mondo. L'analisi fondamentale forex dice quindi che sarebbe lecito aspettarsi che possa accadere lo stesso anche in Europa con la BCE.

La vision di Goldman Sachs

 

Però la c'è la voce contraria degli analisti di Goldman Sachs, che mettono in dubbio che possa avvenire un cambio di rotta nel corso del 2017. Secondo i loro modelli infatti, le parole di Draghi non suggeriscono che ci sarà una svolta restrittiva nel breve periodo. Secondo gli esperti di Goldman Sachs inoltre la Banca Centrale europea è preoccupata per la possibile frenata al piano di rialzi del costo del denaro che la Fed ha intrapreso da dicembre scorso. Se questo piano dovesse fermarsi, allora le conseguenze sarebbero notevoli sull'euro. Per questo motivo Goldman Sachs vede come possibile inizio del tapering (ovvero il piano di disinvestimento titoli) solo il 2018. Non solo, il rialzo dei tassi da parte della BCE potrebbe avvenire soltanto nel 2019.