Mercati, nessuna scossa dai dati del lavoro USA

L'appuntamento clou per i mercati finanziari, nella settimana che si è appena conclusa, erano i Non Farm Payrolls. I dati sul lavoro americani hanno evidenziato un quadro a tinte alterne. Da una parte infatti c'è il calo del numero degli impiegati, dall'altra però sono migliorati tasso di disoccupazione e anche i salari medi. Forse proprio per questo il dollaro ha tenuto il passo nel Forex e non è invece arretrato, come abbiamo visto su +500 (vedete qui perché Plus500 è affidabile e sicuro).

I dati sul lavoro e i mercati

non farm payrollsPartiamo però dai dati. I dati del Dipartimento del Lavoro ha reso noto che il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% durante settembre (prima era al 4,4%). Gli economisti si aspettavano una conferma del dato precedente, quindi le cose sono andate meglio del previsto.

 

La crescita salariale invece è aumentata, con i guadagni orari giornalieri dei dipendenti che salgono del 2,9% l'anno a settembre. Ad agosto questo valore era al 2,5%. C'è però anche un dato negativo. A causa dell'impatto degli uragani Harvey e Irma il laovor complessivamente è diminuito di 33.000 unità a settembre, dopo l'incremento di 169.000 di agosto. Si tratta del primo calo dal lontano 2010. Gli economisti si aspettavano una crescita di 90.000 posti.

 

Come detto, nel Forex il dollaro ha marciato benone. Questo perché l'inaspettato calo del tasso di disoccupazione e l'accelerazione della crescita salariale ha rafforzato il pensiero di un altro rialzo del tasso Fed a dicembre. Se vediamo l'andamento della coppia Eur-Usd su +500 (uno dei broker spread più bassi forex) possiamo notare che è riuscita a scendere anche sotto 1,17 e questo denota l'esistenza di una spinta ancora al ribasso.

 

Il biglietto verde è cresciuto anche contro il franco svizzero, toccando livelli che non si vedevano dallo scorso maggio. Inoltre si è apprezzato anche contro lo Yen, avvicinandosi ad un massimo di 3 mesi di 113,32. Il greenback è pronto a sfidare la resistenza intorno a quota 114. Infine si è rafforzato a un nuovo livello di 4 settimane di 1,3036 contro la sterlina, con un aumento del 0,6 per cento dal valore di chiusura di giovedì.