Bitcoin nel mirino di Codacons: chiesto l'intervento della Procura

Dal momento i cui Bitcoin ha cominciato a volare, è stabilmente entrato nel mirino delle critiche e delle polemiche. L'ultimo fronte di battaglia che si è aperto riguardo il Codacons. L'associazione a tutela dei consumatori ha infatti presentato un esposto nel quale chiede alle Procure di indagare per truffa chi ha emesso la nota criptovaluta in Italia. Secondo Codacons il pericolo è che Bitcoin violi norme nazionali e potrebbe nascondere fini illeciti (primo tra tutti il riciclaggio). La richiesta è quindi quella di bloccare i siti web dove si acquistano Bitcoin, ma anche quelli che promettono guadagni mirabolanti a chi investe nella divisa digitale.

L'ascesa e le polemiche su Bitcoin

bitcoinIl fenomeno Bitcoin continua quindi ad alzare tante polemiche. La criptovaluta che ha raggiunto quotazioni record nelle ultime settimane. Basta guardare la piattaforma di uno qualunque dei broker forex autorizzati Consob per constatare dei numeri da capogiro. Ma proprio l’esplosione del fenomeno ha fatto drizzare le antenne all’associazione dei consumatori, considerati i rischi connessi a una maxi truffa aggravata a danno della collettività. Per questo il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia.

 

L'associazione dei consumatori chiede di aprire indagini "relativamente alla folle corsa della criptovaluta e al mondo delle monete virtuali", si legge.  E ancora si chiede di appurare "se dietro le forme di investimento nelle criptovalute, possano concretamente celarsi speculazioni e grandi rischi e se più che rivelarsi affari vantaggiosi possano trasformarsi in vere e proprie truffe”. Un affondo deciso quindi. Aggiunge il Codacons: “il potere del piccolo risparmiatore nel determinare il prezzo sarebbe naturalmente zero. Sono i trader sui mercati professionali a dettare le regole, per cui i rischi sembrerebbero veramente molti. Le criptovalute non sono legate a Stati e quindi non hanno una convenzione o un corrispettivo sottostante, non vengono garantite da niente e nessuno”, evidenzia Codacons.

La richiesta di Codacons

 

Per queste ragioni Codacons ha chiesto di identificare coloro che hanno emesso i Bitcoin sul territorio nazionale, nonché i siti web che presentano strategie, trucchi e tools per guadagnare con questo strumento. E in definitiva, eventualmente esperire nei confronti dei loro responsabili una azione penale.

 

Nel frattempo però, Bitcoin continua a volare sui mercati (si osservi l'indicatore ADX come funziona sulla criptovaluta). Dopo il suo debutto formale al Cboe, a inizio settimana ci sarà lo sbarco al Cme (Chicago mercantile exchange) ovvero la più grande piazza di derivati al mondo. Nei giorni scorsi Bitcoin ha superato la soglia dei 19mila dollari, con un rendimento di oltre il 1.000% da inizio anno. Poi però è tornata indietro.