Petrolio, prezzo in rialzo per i fattori geopolitici

Le tensioni geopolitiche danno una bella spinta al petrolio. La quotazione del greggio ha infatti toccato i valori massimi del mese di marzo, con la forte sensazione che siamo solo all'inizio di un rally. La conferma arriva non solo dalle questioni generali del mercato, ma anche dal quadro tecnico che va delineandosi sui grafici.

 

petrolioLe previsioni sull'andamento del prezzo del greggio nel breve termine quindi sono assolutamente positive, ed anche se analizziamo la situazione con una grafico Heikin Ashi strategia, otteniamo altre indicazioni al rialzo. I dati di ieri confermano il buon momento: il prezzo del petrolio WTI ieri è andato in rialzo dell'1,% a quota 64,97 dollari. Il Brent invece è cresciuto di poco meno che un punto percentuale, arrivando a quota 69,55 dollari. Tutto questo sembra dare nuovo slancio a quelle previsioni che ipotizzavano una crescita del prezzo del petrolio fino a 70 dollari

I motivi del rally del petrolio

Ma cosa ha innescato questo rally? A determinate l'aumento del petrolio sono soprattutto dei fattori geopolitici, in special modo le tensioni che sono aumentate sul fronte internazionale. Ciò spiega perché i segnali binari gratis sicure sono tutti per un ulteriore apprezzamento, anche se nel trading occorre sempre molta molta cautela. Inoltre sul prezzo del petrolio incide molto l'attrito tra USA e Iran: la Casa Bianca infatti non è favorevole all'accordo sul nucleare iraniano che a suo tempo fu siglato da Obama. Secondo gli analisti c'è il rischio che gli Usa possano ripristinare le sanzioni contro l'Iran. La decisione di Trump di sostituire il dimissionario Raymond McMaster con il falco John Bolton alla carica di consigliere per la sicurezza nazionale, è un segnale chiaro di come gli Stati Uniti non abbiano la minima intenzione di essere teneri con l'Iran.

 

Questo scenario ovviamente andrebbe a incidere sulla quotazione del greggio spingendolo al rialzo. Secondo molti analisti, le spaccature tra Arabia Saudita (supportata dagli Usa) e Iran potrebbero innescare un bel sostengo alla crescita del prezzo del greggio.