Valute emergenti, solo la Rupia si salva in una settimana difficile

Le preoccupazioni per l'escalation di una guerra commerciale stanno facendo sentire effetti importanti sul mercato valutario, in special modo sulle valute emergenti. A parte la rupia indiana la maggior parte sta infatti soffrendo questo clima di preoccupazione che si respira sui mercati. C'è poi anche l'attesa per la riunione dell'OPEC, che nel corso della giornata dovrebbe annunciare il futuro del piano di tagli alla produzione.

La panoramica sulle valute emergenti

valute emergentiAl momento uno scenario pesante è quello dello Yuan cinese. Ha infatti raggiunto il minimo di oltre cinque mesi rispetto al dollaro. L'aumento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti ha pesato pesantemente sullo yuan, che sta per chiudere la sua settimana peggiore da novembre 2016. L'aspetto positivo è che quella cinese resta una delle migliori valute da inizio anno, e probabilmente proprio per questo la Pboc sembra a suo agio con l'attuale moderato deprezzamento. La strategia incrocio medie mobili evidenzia peraltro una ulteriore spinta ribassista contro il biglietto verde.

Anche il peso filippino è in calo, e si avvia a chiudere la terza settimana consecutiva in rosso contro il dollaro USD. Il baht thailandese invece potrebbe segnale la sua settimana peggiore da settembre 2015. Il Won sudcoreano invece è questa settimana ha toccato un minimo di oltre 7 mesi.

 

L'eccezione positiva è rappresentata dalla Rupia indiana, che sta marciando bene contro il dollaro (tre guadagni di sessione consecutivi), ed è l'unica emergente che può chiudere la settimana con un bilancio positivo. E' interessante dal punto di vista tecnico vedere questa coppia con l'ausilio di una strategia Ichimoku Kinko Hyo trading system. Tuttavia in questo momento qualche nube si affaccia per via degli scenario futuro sul mercato del petrolio, elemento chiave per l'economia Indiana (tra i maggiori consumatori al mondo). Se il greggio scende, fornisce un po' di slancio alla rupia.