Federal Reserve, si avvicina il terzo rialzo dei tassi

Mercoledì è il giorno dell'appuntamento clou per i mercati finanziari. La Federal Reserve infatti è chiamata a decidere sull'aumento dei tassi di interesse, e si dà quasi per scontato che l'istituto centrale americano opererà la terza stretta monetaria nel corso di questo 2018. Gli investitori saranno molto attenti però alle dichiarazioni a corredo della decisione.

Le mosse della Federal Reserve

federal reserveCome detto, il mercato già sta prezzando il terzo rialzo nell’ordine dei 25 punti base o 0,25% (si prende la Consob lista broker autorizzati e poi si osservi il grafico del Dollar Index). Rimane invece molta più incertezza circa un eventuale quarto ritocco entro fine anno da parte della Federal Reserve, presumibilmente a dicembre. Ancora più incerto è il percorso che si vorrà intraprendere nel prossimo anno. Secondo i “dot plots” ci saranno altre 3-4 manovre restrittive, ma gli investitori non vanno oltre 1-2. Per questo motivo ogni parola verrà valutata con attenzione dai mercati. Va detto che i membri del board sembrano però sempre più propensi verso un atteggiamento molto “hawkish”, facendo pendere la bilancia più verso una politica monetaria restrittiva dopo anni di accomodamenti.

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Se si guardano i dati economici, l’economia americana fa invidia e la Federal Reserve lo sa. La disoccupazione è sotto il 4%, l’inflazione ha raggiunto il target del 2% e il pil è cresciuto del 4,2% su base annua. L'unico neo riguarda la pressione salariale ancora bassa, pur ai massimi dal 2009. Il timore di fare troppo oppure di fare troppo poco è un confine molto sottile, ma la Fed non può rischiare di restare indietro con i tassi, per cui è probabile che marcerà ancora gradualmente verso il livello del 3%, una percentuale in linea o di poco superiore al livello “neutrale”.

 

Tuttavia non sarà affatto facile fare la mossa giusta, perché bisogna tenere a mente che la curva dei rendimenti dei treasury si sta appiattendo (segnale sempre insidioso) e anche l'impatto di ogni mossa sui conti pubblici, ora che il debito pubblico è lievitato sopra il 105% del pil.