Titoli, ottobre nero per la Borsa USA

Quella che si è appena chiusa è stata un'altra settimana molto volatile per la Borsa americana. E anche negativa. L'indice S&P 500 infatti ha chiuso al livello più basso dall'inizio di maggio, a causa soprattutto delle pesanti perdite accumulate dal comparto tecnologia. Da ottobre l'indice dei titoli tecnologici di Wall Street ha perso circa l'11% del suo valore. L'indice Dow Jones dal canto suo in poche settimane ha azzerato i guadagni di un anno.

Cosa accade ai titoli USA

titoli USAEppure i buoni dati sul Pil Usa del terzo trimestre avrebbero dovuto dare una mezza scossa, cosa che non è accaduta. L'ondata di vendite che ha travolto i titoli tecnologici si è poi propagata anche ad altri settori. Basta prendere una qualsiasi piattaforma trading online demo gratis senza deposito, per vedere che se il Nasdaq ha chiuso venerdì in ribasso del 2%, il Dow Jones ha perso l'1,2%, mentre lo S&P 500 l'1,7%. Il mese di ottobre è stato davvero pessimo, il peggiore per la Borsa Usa dai tempi della crisi finanziaria.

 

La minaccia più forte per gli investitori è rappresentata dalle banche centrali. Il programma di espansione monetaria è giunto al capolinea pressoché ovunque, malgrado proprio adesso stiano emergendo forti segnali di rallentamento delle economie mondiali. Tutto questo ha spostato gli acquisti degli investitori dai titoli azionari alle obbligazioni. Inoltre c'è sempre la minaccia delle tensioni geopolitiche per la guerra commerciale USA-Cina, resa ben evidente dai risultati di alcune trimestrali di società come Harley-Davidson, Caterpillar, Ford. Sui grafici abbiamo visto una pioggia di three black crows pattern. A questo si aggiungono le tensioni per la questione italiana, quelle per le sanzioni all'Iran.

 

Lo S&P 500 è quello che tra gli indici azionari ha mostrato la correzione più evidente. Dal record raggiunto lo scorso 21 settembre ha cominciato a perdere terreno, limando oltre il 10% del valore. soltanto a ottobre l'indice ha perso l'8,4%: peggiore performance mensile da febbraio 2009. Ecco perché gli occhi adesso sono tutti puntati sui prossimi conti trimestrali di Facebook (30 novembre) e Apple (primo novembre).