Mercato petrolifero in crisi, bruciato il 20% in un mese

E' un periodo pesante per il mercato petrolifero. Quella che agli inizi sembrava una semplice correzione, magari anche fisiologica dopo un lungo rally, in realtà si sta dimostrando una vera e propria inversione di tendenza. Il mercato è ufficialmente entrato nella fase "orso".

Cosa accade al mercato petrolifero?

mercato petroliferoAppena poche settimane fa si pensava che l'oro nero potesse arrivare anche a quota 100 dollari al barile. Del resto si viaggiava sui massimi di 4 anni. Ma dal picco di ottobre però il mercato petrolifero ha imboccato una discesa ripidissima, che l'ha portato a perdere circa il 20%. Sia il Brent che il WTI sono precipitati, finendo per infrangere un'altra soglia psicologicamente molto importante. Il Brent infatti è sceso anche sotto i 70 dollari, mentre il WTI - dopo una serie di 10 ribassi consecutivi, cosa mai vista da oltre 30 anni, è arrivato sotto i 60. I commodity trader che adottano metodi bastati sull'indicatore supertrend trading system, stanno cogliendo solo forti segnali ribassisti.

Il problema dell'offerta

Quello che ha innescato questa corsa al ribasso è il cronico problema di eccesso di offerta che affligge il mercato petrolifero. Dopo un ungo periodo dominato dai tagli dell'OPEC, il mercato non riesce a sostenere l'equilibrio con la domanda. La produzione USA è giunta al livello record di 11,6 milioni di barili al giorno. Arabia Saudita e Russia procedono le estrazioni a ritmo sostenuto, mentre le sanzioni all'Iran sono state molto più baldne del previsto, e quindi incapaci di "tagliare" l'output. A questo si aggiunga che il clima di tensione innescato dalla guerra commerciale USA-Cina minaccia l'economia globale e deprime i consumi, compreso il petrolio. 

 

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Anche per questo motivo si vocifera che Russia e Arabia starebbero pensando un ritorno ai tagli di produzione, che potrebbero essere discussi nel summit Opec in programma a Vienna il prossimo 6 dicembre. Ma l'ipotesi ha già trovato una grossa opposizione da parte di Donald Trump, che via Twitter ha tuonato: "L'Arabia Saudita e l'Opec non dovrebbero tagliare la produzione di petrolio. I prezzi del greggio dovrebbero essere molto più bassi sulla base delle forniture!?"