Mercato dell'energia, sono quasi 800 i gestori del mercato libero

Il mercato dell'energia continua ad arricchirsi di nuovi operatori, al punto che nel 2017 se ne contavano circa 800, quasi equamente divisi tra settore Luce e Gas. Questo secondo i dati di ARERA, l'autorità italiana del settore.

Come cambia il mercato dell'energia

mercato dell'energiaIl business dell'energia alletta molti operatori, ma la concorrenza non è sempre sinonimo di assoluta convenienza. L'abbandono del mercato dell'energia tutelato (dove le tariffe sono fissate dall'autorità) infatti porta anche al rischio di rivolgersi a un gestore molto conveniente ma poco solido, abbagliati dal risparmio facile. Spesso infatti i piccoli operatori non hanno la forza per reggere a rincari dell'energia all'ingrosso, e finiscono per vacillare o cadere. Ne sanno qualcosa i clienti di Eviva o Gala, che hanno visto fallire le rispettive società finendo col trovarsi senza gestore, e quindi costretti a un ritorno al mercato tutelato.

 

La presenza di molti operatori sul mercato dell'energia sta comunque cambiando le cose. Ci sono infatti sempre più abbandoni del mercato tutelato a favore del mercato libero. Soprattutto nel settore GAS c'è stato un cambiamento forte: il 44% delle famiglie infatti nel 2017 si è approvvigionato al mercato libero. Nel settore elettrico invece il 39% delle famiglie è passato al mercato libero. Peraltro soltanto lo 0,3% s'è pentito della sua scelta, facendo marcia indietro.

I risparmi e le scelte

La cosa curiosa però è che proprio nel settore Luce è molto più probabile ottenere un vero risparmio (Il 62% delle offerte libere è infatti più economico), piuttosto che nel settore Gas (dove la percentuale si ferma al 49%). Altrettanto curioso il fatto che sebbene il risparmio sia molto più corposo se le proposte per sul mercato dell'energia vengono sottoscritte online, solo il 3-4% dei contratti viene concluso in questo modo.

 

Il quadro che emerge quindi è quello di un cliente tipo che vuole risparmiare, ma non vuole rischiare troppo per cui si rivolge ai canali "umani" piuttosto che quelli digitali. E questo è confermato anche da un altro aspetto. Anche se l'italiano decide di passare al mercato libero, lo fa nel 68% dei casi senza cambiare gestore. In pratica si rivolge a quello che era tale anche nel mercato tutelato, cambiando solamente tariffa. E nella maggior parte dei casi preferisce offerte a prezzo fisso (84% per la luce e 68,6% per il gas).