Mercati, fari accesi sul petrolio. Il rally riprenderà?

Le sanzioni americane all'industria petrolifera venezuelana, come era prevedibile hanno scatenato la reazione dei mercati. L'oro nero è schizzato verso l'alto, al punto da raggiungere i massimi di inizio anno.

Lo sprint del petrolio sui mercati

petrolioIl paese sudamericano è ormai sull'orlo della guerra civile. Il mondo occidentale ha sconfessato l'operato dittatoriale del presidente Maduro mentre gli Stati Uniti sono entrati a gamba tesa, varando la settimana scorsa delle sanzioni contro Pdvsa - compagnia nazionale del petrolio - e la sua controllata in territorio statunitense Citgo. Siccome parliamo di un paese che è ricchissimo di giacimenti, era inevitabile che tutto ciò scatenasse delle grosse conseguenze sui mercati.

 

Le sanzioni americane hanno spinto il prezzo del petrolio in progressione sui mercati. Il WTI è arrivato quasi a 55 dollari al barile, mentre il greggio versione Brent è salito a 62,66. Il fatto che in questo momento si stia assistendo a una pausa in questo rally, fa pensare che il trend rialzista possa non essersi esaurito ma possa invece essersi semplicemente assestato. Non a caso molti trader stanno seguendo la strategia rettangoli trading di continuazione, per essere pronti a nuove eventuali esplosioni direzionali. Non c'è dubbio che la quotazione del petrolio nei prossimi giorni avrà come driver principale le novità in arrivo dal Venezuela. Per cui bisognerà seguire con attenzione la vicenda, e non guardare solo ai grafici.

 

Suggerimento: nella strategia trading a breve termine 15-30 minuti, impegnate il giusto capitale per ogni trade.

Offerta di petrolio e dati sulle scorte

C'è poi un altro fattore che ha dato la spinta al petrolio. Un altro fattore è stato il sondaggio della Reuters sulle forniture OPEC, dal quale è emerso il livello più grosso degli ultimi due anni. Nel frattempo, secondo le stime riportate martedì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono salite di 2,5 milioni di barili nella settimana chiusa il 1° febbraio. Le riserve di benzina sono invece cresciute nello stesso periodo di 1,7 milioni barili. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in giornata.