Federal Reserve molto cauta, il dollaro perde quota

Così come si aspettavano i mercati, il FOMC (Federal Open Market Committee) ossia l'organo di politica monetaria della Federal Reserve, ha deciso di lasciare invariati i tassi d'interesse Usa in un range del 2,25% -2,50%. Ricordiamo che a dicembre li aveva alzati di 25 punti base (fu il quarto incremento del 2018).

La decisione della Federal Reserve

federal reserveL'attesa degli investitori era orientata soprattutto alle mosse future dell'istituto americano. A tal proposito la Federal Reserve ha dichiarato di attendersi un solo nuovo incremento nel 2020 e di fatto nessuno per il 2019 (nel corso del meeting di dicembre si prevedevano invece due rialzi dei tassi per quest’anno). Inoltre la banca centrale americana ha deciso di abbassare la riduzione delle riserve a maggio: passerà da 30 a 15 miliardi di dollari al mese. La fine del programma è invece prevista per settembre. I rimborsi di mortgage-backed security, nota Reuters, saranno a quel punto reinvestiti in Treasury fino a 20 miliardi di dollari al mese.

Le conseguenze sul dollaro

Dopo la decisione della Federal Reserve, il dollaro ha ceduto il passo contro euro e yen. Se prendiamo un qualsiasi operatore dalla lista broker forex regolamentati Consob, possiamo vedere che la valuta unica segna un aumento frazionale a 1,1423 dollari (questa mattina). Lo yen guadagna terreno a 110,52. Nel frattempo i rendimenti dei Treasury scendono con quello decennale che si porta poco sopra il 2,5%.

 

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Le stime di crescita della FED

Va anche aggiunto che la Federal Reserve ha tagliato la stima di crescita per gli Usa. Dal precedente tasso di upside del 2,3% sono state infatti abbassate all’attuale 2,1%. Sebbene i segnali di una rinnovata cautela da parte della Banca centrale Usa siano stati una delle ragioni del recente recupero delle Borse, gli analisti hanno indicato come le revisioni al ribasso delle stime di crescita americane hanno riacceso i timori del mercato sull’attività economica globale.