Dazi, a pagare davvero sono le imprese importatrici USA

La guerra commerciale tra USA e Cina sta facendo malissimo agli importatori americani, che sono i veri perdenti di questa lunga ed estenuante battaglia dei dazi tra Washington e Pechino.

Chi è davvero colpito dai dazi?

daziIl FMI (Fondo monetario internazionale) ha fatto una indagine sugli effetti dei i dazi imposti nel corso del 2018 (quindi non è stato ancora considerato l’ultimo aumento al 25% su 200 miliardi di dollari), evidenziando che le imprese americane che normalmente importano dalla Cina, si sono fatti carico di gran parte del maggior costo, pur di continuare a rivendere prodotti cinesi sul mercato americano. In sostanza loro hanno sacrificato i margini di profitto, per evitare di scaricare il maggior costo sui clienti americani. Gli esportatori cinesi invece non hanno affatto modificato i loro prezzi, scaricando così sulle imprese importatrici americane il compito di assorbire i dazi.

 

Soltanto una parte dei dazi è stata scaricata sui consumatori finali. Ma questo tipo di politica non potrà reggere ancora a lungo, soprattutto se andranno in vigore i nuovi e più alti dazi. In quel caso infatti non sarà più possibile erodere ulteriormente i margini di profitto, ma bisognerà per forza scaricare i maggiori costi sui clienti finali. Secondo uno studio della FED newyorkese, alla fine il costo scaricato sulle famiglie americane potrebbe essere di 106 miliardi di dollari l’anno, in media 800 dollari all’anno a ogni nucleo.

I flussi commerciali si spostano

Nel frattempo però il calo delle importazioni a stelle e strisce dalla Cina, inevitabile a seguito della guerra commerciale, ha spinto molte imprese a dirottare le loro importazioni verso il Messico. Secondo l'FMI, gli acquisti dalla Cina sono diminuiti di circa 850 milioni di dollari da agosto in poi, esattamente quanto è cresciuto l’import dal Messico. Alla fine quindi il deficit complessivo degli Stati Uniti non cambia, mentre ciò che cambia sono i flussi commerciali, che si sono spostati.