Il colosso delle telecomunicazioni Huawei sembra puntare forte sull'Italia, al punto da annunciare investimenti da 3,1 miliardi di dollari e la creazione di 3000 nuovi posti di lavoro (tra diretto e indotto).
Il piano di investimenti in Italia
Il Ceo dell'azienda - Thomas
Miao - ha annunciato questo imponente piano di investimenti nel corso di un incontro con la stampa al Castello Sforzesco. "Italia e la Cina sono due paesi che da
adesso in poi saranno sempre più vicini", ha evidenziato. "L'Italia ha bisogno della Cina e la Cina ha bisogno dell'Italia". L'incastro perfetto, quindi. Del resto
è storia recente l’adesione dell’Italia alla via della Seta mentre è imminente il lancio dei Panda bond da parte di Cassa Depositi e Prestiti.
Huawei ha annunciato che nel nostro paese - dove è già presente da 15 anni - sosterrà investimenti da 1,9 miliardi per l’acquisto di forniture e 1,2 miliardi per il marketing, mentre altri 52 milioni saranno destinati alla ricerca e sviluppo. Totale: 3,1 miliardi di dollari, ovvero 2,75 miliardi di euro. Circa il lavoro, nel prossimo triennio verranno creati 1000 posti diretto e 2000 di indotto.
La scalata di Huawei
Nel mondo l’azienda di Pechino ha conquistato il secondo posto tra i più grandi produttori mondiali di smartphone per volumi di vendita. In Europa la sua quota di mercato è del 26% (11% a livello mondiale) e insidia il primato di Samsung, leader con il 31% (20% a livello mondiale). Apple è stata lasciata indietro al 21%.
Va detto che per Huawei si va chiudendo un periodo complicato, soprattutto nelle relazioni con gli USA. Lo scorso 10 luglio il ministro del commercio Usa, Wilbur Ross, ha annunciato che il governo rilascerà licenze alle società Usa che vogliono fare business con Huawei (forse nel giro di due o tre settimane), sospendendo il bando che aveva costretto l’azienda a tagliare la produzione di circa 30 miliardi di dollari per quest’anno e per il successivo.