Costo del denaro a livello record in Nuova Zelanda. Il "kiwi" crolla contro il dollaro

I mercati sono stati scossi la scorsa notte dalla decisione della Reserve Bank of New Zealand di tagliare in modo massiccio il costo del denaro.

Il forte taglio al costo del denaro

L'istituto centrale neozelandese ha infatti effettuato una sforbiciata di 50 punti base, il doppio di quanto si aspettavano gli economisti, portando così tassi di interesse al nuovo minimo storico di 1%. Inoltre la RBNZ ha anche menzionato la possibilità che in futuro i tassi possano arrivare a un livello negativo. La banca centrale aveva già tagliato il costo del denaro durante il meeting di maggio. All'epoca la riduzione fu di 25 punti base, mentre il mese scorso il governatore aveva anticipato che ci potesse essere all'orizzonte un nuovo taglio. Nessuno però si aspettava che sarebbe stato così forte.

Ripercussione sui mercati

costo del nearo rbnz e nzdusdLa reazione dei mercati alla decisione sul costo del denaro della RBNZ è stata forte. Il dollaro "kiwi", che già veniva fuori da due settimane molto complicate contro il collega americano, ha lasciato sul terreno il 2% (poi ha avuto un piccolo recupero), arrivando ai livelli più bassi da inizio 2016 a quota 0,6378. Chi adotta forex scalping strategie 1 5 minuti, ha fatto grossi profitti sulle oscillazioni ribassiste della valuta neozelandese.

 

Le vicissitudini del Kiwi hanno però avuto un contraccolpo anche sul dollaro australiano, perché adesso gli economisti si aspettano un forte taglio anche da parte della RBA. Ecco perché la coppia AUD/USD perde lo 0,6%, come si può vedere sulla migliore piattaforma per trading online.

Le motivazioni della RBNZ

La decisione della banca centrale neozelandese è stata motivata dalla convinzione che "un tasso di interesse più basso sia necessario per continuare a perseguire gli obiettivi in materia di occupazione e inflazione". Secondo la RBNZ, il clima di incertezza che si respira sui mercati globali sta riducendo gli investimenti e rallentando anche i partner commerciali della Nuova Zelanda. La crescita del PIL è rallentata e anche l'inflazione è rimasta al di sotto del 2%, con prospettive più basse circa il futuro.