Anche se la ripresa economica avanza, continuano ad esserci delle tensioni che riguardano soprattutto i fattori produttivi delle imprese. Da ciò nasce l'evidente impennata dei costi delle materie prime.
Ma sul fronte del lavoro le cose non vanno diversamente. Soprattutto quello qualificato e specializzato è difficile da reperire. Insomma se l'offerta di lavoro c'è, sono i
deficit dal lato della domanda a impedite una impennata occupazionale.
L'autotrasporto e il problema lavoro
La siutazione è particolarmente seria nei settori di trasporto e logistica. In questo ambito la crescita è fortissima, con gli indicatori di attività produttiva in marcato recupero.
Le vendite al dettaglio sono ormai ai livelli pre-Covid-19, mentre il boom dell'e-commerce spinge la domanda di servizi di spedizioni.
Il guaio è che gli autotrasportatori mancano. L'offerta di lavoro delle imprese ha difficoltà ad essere assorbita almeno per il 40,9%, secondo un report diffuso da
Confartigianato Trasporti.
Autositi sempre più Over50
La carenza di lavoratori qualificati sta mettendo a serio rischio la normale operatività del comparto. La mancanza di candidati è del 29,7%, mentre la difficoltà connessa alla
inadeguata preparazione dei candidati si ferma al 7,1%.
La difficoltà di far incontrare offerta e domanda di lavoro nel settore ei trasporti non è una novità. E questo spiega anche perché nell'ultimo lustro si è alzata l’età
media dei lavoratori. La quota di dipendenti over 50 delle imprese di autotrasporto è infatti salita dal 24,9% al 33,3%. Non c'è ricambio generazionale, perché mancano
candidati giovani.
Un problema di portata europea
Non si tratta però di un fenomeno solo italiano. La carenza di autisti è un problema europeo.
Ad accentuarlo è soprattutto la concorrenza di imprese di paesi con un basso costo del lavoro, che hanno sottratto quote di mercato a quelle UE. Rispetto alle imprese
comunitarie, i dieci maggiori competitor extracomunitari hanno un costo del lavoro di autotrasporto più che dimezzato (-58,4%).
Il caso italiano è aggravato poi dalla concorrenza intra-UE, visto che da noi il costo delle imprese di autotrasporto è superiore del 16,3% alla media del costo sostenuto dalle imprese francesi,
tedesche e spagnole, specialmente a causa del più elevato cuneo fiscale.