Comincia con un timido aumento la settimana dei mercati azionari Europei. Gli investitori si muovono comunque con cautela, visto che siamo ormai
prossimi alle riunioni di politica monetaria della FED e della BCE.
L'umore di Milano è stato invece caratterizzato dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi, che ha inciso sull'andamento dei titoli del suo gruppo.
La giornata degli investitori
A fine giornata la Borsa di Milano chiude con un guadagno dello 0,91%, con l'indice Ftse Mib che chiude a 27.388 punti. Sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che arriva a 29.558 punti. Gli investitori fanno acquisti anche sul FTSE Italia Mid Cap (+1,29%); sulla stessa tendenza, su di giri il FTSE Italia Star (+1,67%).
Chiudono una seduta in positivo anche gli altri listini europei. Il DAX di Francoforte ha segnato un rialzo dello 0,93%, Parigi cresce dello 0,52%, cauta Londra (+0,11%), Madrid
+0,38%, Amsterdam +0,13%.
Annotazione: anche sugli indici è possibile sfruttare lo strumento Fibonacci trading.
Cosa è successo a Milano
Non c'è dubbio che l'umore degli investitori a Milano è stato condizionato dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Le società del suo gruppo sono dapprima schizzate verso l'alto, salvo poi cedere un po' dei guadagni. Il MFE A chiude a +5,86%, MFE B a +2,32%, Mondadori chiude a +1,54%, Mediolanum +0,39%.
Per il resto del paniere, va sottolineata la performance di Prysmian (+3,14%). Avanzano anche Stm (+3,06%), Moncler (+1,96%) e Iveco (+1,91%).
Le vendite colpiscono Telecom Italia (-1,83%) per l'incertezza sulla rete. Sono in calo i titoli oil, come Saipem -1,4%, Eni -1,19%, Tenaris -0,58%.
Le banche sono contrastate e ai due estremi si collocano Bper +1,51% e Banca Monte Paschi, -1,33%
Altri mercati
Nessuna variazione significativa per l'Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,075. L'Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,19%.
Il petrolio viaggia in pesante ribasso, dopo gli ultimi dati macroeconomici provenienti dalla Cina che alimentano i timori sulla domanda globale di greggio. Sul grafico compaiono
delle figure di continuazione trading
ribassista. Tra l’altro Goldman Sachs ha tagliato le sue previsioni sui prezzi dell’oro nero.